Il rapido sviluppo delle conoscenze in biologia e medicina, con frequenti e immediate ricadute applicative nel campo diagnostico-terapeutico-preventivo, impone una pronta divulgazione del sapere ai giovani in formazione nelle Scuole Universitarie e ai medici operanti nel Servizio Sanitario Nazionale. Le istituzioni pubbliche, sia per i limiti dei loro compiti che per la scarsità delle risorse disponibili e per i vincoli normativi, non sono sempre in grado di rispondere puntualmente a questa domanda con adeguati strumenti.
Per queste ragioni nel 1992 è nata l’Associazione Ricerche Cardiopatie Aritmiche (ARCA), come Centro Studi costituito dai docenti dell'Università di Padova Gianfranco Buja, Luciano Daliento, Andrea Nava e Gaetano Thiene. Quattro anni più tardi la Giunta Regionale del Veneto le ha conferito personalità giuridica di Diritto privato (provvedimento n. 437 del 6/2/1996).

La sua finalità primaria è sempre stata quella di promuovere e trasmettere cultura nel campo delle Scienze cardiologiche, rafforzando le finalità educative proprie dell'Università di Padova, lungo il solco della sua tradizione centenaria di intelligenza e libertà.
Particolare impegno e attenzione ARCA dedica perciò ai giovani laureati, specializzandi, corsisti di master e dottorandi in Scienze cardiovascolari o discipline collegate, mettendo a loro disposizione servizi di supporto allo studio e alla ricerca. È molto attiva anche nell'organizzazione di corsi e congressi scientifici e sostiene esperienze di interscambio internazionale, da e per l'estero.

Con il tempo la sua attività si è progressivamente ampliata, spaziando da quella accademica e di ricerca per la diagnosi precoce, la cura e la prevenzione delle malattie cardiache aritmiche fino all’affiancamento di pazienti e loro familiari, indirizzati dai medici e ricercatori ARCA alle strutture mediche d'avanguardia del Servizio Sanitario Nazionale per l'identificazione precoce di patologie occulte anche geneticamente determinate e per la rassicurazione dei soggetti sani.